Quando si scopre di aver perso un figlio la vita si ferma all'improvviso come sempre accade davanti alla morte: per un attimo anche il cuore della mamma sembra smettere di battere e quando riprende lo fa in modo diverso.
Non voglio parlare ora di quei momenti, di quel dolore straziante, ma voglio parlare del dopo, di ciò che ne segue e dell'immensa solitudine.
Come sempre accade dopo qualcosa di improvviso la vita lentamente riprende..per lo meno per il resto del mondo! Quando una donna perde un figlio non nato per molti è una cosa senza importanza, per altri ce l'ha ma nessuno prova ciò che prova la mamma perché solo lei percepiva il piccolo e lo amava già in modo viscerale, questo significa che presto gli altri si dimenticano ciò che è accaduto e si rimane ancora più sole, si vede chi ci circonda allontanarsi piano piano dal nostro dramma e noi siamo la ferme, impossibilitate a muoverci con la disperazione che ci blocca le gambe.
Io all'inizio continuavo a parlarne sperando che il buttar fuori le parole alleviasse il mio dolore, poi mi sono chiusa in me stessa (e questo ha causato un sacco di critiche) perché ho visto che nessuno capiva e perché sentivo nelle risposte che mi davano tanta ignoranza.
Purtroppo è UN MOMENTO CHE DOBBIAMO AFFRONTARE DA SOLE.
A me poi è subentrato un terribile senso di vergogna...lo provo ancora oggi dopo quasi 4 anni dal primo aborto e dopo una gravidanza andata a buon fine.
La vergogna per aver fallito in una cosa che per molte donne, la maggior parte a dirla tutta, è semplice e naturale, vergogna per non essere stata in grado di proteggere mio figlio, per non essermi accorta che il suo cuoricino non batteva più.
I medici hanno detto che non è colpa mia eppure continuo a chiedermi come ho fatto a non capire, a non sapere a non...tutto.
All'inizio lo nascondevo pure, fingevo che non fosse successo davanti a persone conosciute dopo, poi ho pensato che nonostante abbia questa sensazione il condividere tramite blog la mia esperienza può aiutare qualcuno che sta vivendo la stessa situazione come è stato d'aiuto per me leggere di altre storie.
Forse un giorno passerà, anche se non credo ed in fondo credo sia giusto così!