giovedì 13 novembre 2014

Oggi mi sento...

CON LA TESTA TRA LE NUVOLE



Eccoci qua a guardare le nuvole
Su un tappeto di fragole.....
Modà

lunedì 10 novembre 2014

Oggi mi sento...

CIOCCOLATO DIPENDENTE

e dire che credevo di essermi "disintossicata", ma ogni tanto capitano delle giornate particolari nelle quali sembra che con il cioccolato le cose possano migliorare




Nove persone su dieci amano la cioccolata; la decima mente. (anonimo)

venerdì 7 novembre 2014

Oggi mi sento...

Stranamente POSITIVA, ma non chiedetemi perché!



Mantieni i tuoi pensieri positivi
Perche’ i tuoi pensieri diventano parole
Mantieni le tue parole positive
Perche’ le tue parole diventano i tuoi comportamenti
Mantieni i tuoi comportamenti positivi
Perche’ i tuoi comportamenti diventano le tue abitudini
Mantieni le tue abitudini positive
Perche’ le tue abitudini diventano i tuoi valori
Mantieni i tuoi valori positivi
Perche’ i tuoi valori diventano il tuo destino
 
M.K. Gandhi

giovedì 6 novembre 2014

Oggi mi sento....

Non so per voi ma per me ogni giorno è diverso da quello precedente anche solo per lo stato d'animo con cui lo vivo: non sono lunatica ma a volte sono triste senza apparente motivo, altre con una sciocchezza sono felice come una bambina... Chissà!
Così ho pensato di aprire questo post per scrivere le mie emozioni del momento: belle o brutte che siano!
Dunque oggi mi sento: MALINCONICA sarà la pioggia che scende ininterrottamente da 3 giorni, sarà la notte piena di incubi che ho passato, sarà che una persona vicino a me sta parecchio male..


 

martedì 4 novembre 2014

IL SENSO DI VERGOGNA

Quando si scopre di aver perso un figlio la vita si ferma all'improvviso come sempre accade davanti alla morte: per un attimo anche il cuore della mamma sembra smettere di battere e quando riprende lo fa in modo diverso.
Non voglio parlare ora di quei momenti, di quel dolore straziante, ma voglio parlare del dopo, di ciò che ne segue e dell'immensa solitudine.
Come sempre accade dopo qualcosa di improvviso la vita lentamente riprende..per lo meno per il resto del mondo! Quando una donna perde un figlio non nato per molti è una cosa senza importanza, per altri ce l'ha ma nessuno prova ciò che prova la mamma perché solo lei percepiva il piccolo e lo amava già in modo viscerale, questo significa che presto gli altri si dimenticano ciò che è accaduto e si rimane ancora più sole, si vede chi ci circonda allontanarsi piano piano dal nostro dramma e noi siamo la ferme, impossibilitate a muoverci con la disperazione che ci blocca le gambe.
Io all'inizio continuavo a parlarne sperando che il buttar fuori le parole alleviasse il mio dolore, poi mi sono chiusa in me stessa (e questo ha causato un sacco di critiche) perché ho visto che nessuno capiva e perché sentivo nelle risposte che mi davano tanta ignoranza.
Purtroppo è UN MOMENTO CHE DOBBIAMO AFFRONTARE DA SOLE.
A me poi è subentrato un terribile senso di vergogna...lo provo ancora oggi dopo quasi 4 anni dal primo aborto e dopo una gravidanza andata a buon fine.
La vergogna per aver fallito in una cosa che per molte donne, la maggior parte a dirla tutta, è semplice e naturale, vergogna per non essere stata in grado di proteggere mio figlio, per non essermi accorta che il suo cuoricino non batteva più.
I medici hanno detto che non è colpa mia eppure continuo a chiedermi come ho fatto a non capire, a non sapere a non...tutto.
All'inizio lo nascondevo pure, fingevo che non fosse successo davanti a persone conosciute dopo, poi ho pensato che nonostante abbia questa sensazione il condividere tramite blog la mia esperienza può aiutare qualcuno che sta vivendo la stessa situazione come è stato d'aiuto per me leggere di altre storie.
Forse un giorno passerà, anche se non credo ed in fondo credo sia giusto così!

mercoledì 29 ottobre 2014

LA PAURA DI NON ESSERE ALL'ALTEZZA

 
In casi come il mio la paura è tanta, prima di essere direttamente responsabile della morte del proprio piccolo, poi di non riuscire a portare avanti la gravidanza, il terrore di impazzire se avessi perso un altro figlio ed infine quello che a me ha bloccato al momento del parto: LA PAURA DI NON ESSERE ALL'ALTEZZA!
Già, perché in quei momenti in cui non si sa che fare, in cui non si ha propriamente il controllo della situazione io mi sono chiesta questo: e se avessi lottato senza tregua per raggiungere il mio obiettivo ed avessi torto, se il destino conoscesse meglio di me i miei limiti e avessi sfidato la sorte per arrivare dove forse non era giusto che arrivassi?
Il fatto è che si è li, dove da una vita si voleva essere e non si può tornare indietro nemmeno se il dubbio di non essere una buona madre toglie il respiro.
Poi passa il parto, il trambusto e si rimane sole con la propria creatura, la si guarda e le si sussurra: stai tranquilla, c'è la tua mamma....
Si, la tua mamma, quella sicurezza che i nostri cuccioli cercheranno ogni volta che avranno fame, sonno, bisogno di coccole, quando si faranno male, quando avranno paura, quel porto sicuro che anche da grandi si cerca, tra i problemi della vita.

 
Si, anche noi che non siamo state particolarmente fortunate, noi che abbiamo dovuto separarci dai nostri figli che erano ancora nel nostro grembo SIAMO ALL'ALTEZZA  e possiamo essere mamme meravigliose e di certo non daremo mai per scontata la maternità
 
 
 
"Ma il coraggio è anche questo
La consapevolezza che l'insuccesso
fosse comunque il frutto di un
tentativo. Che talvolta è meglio
perdersi sulla strada di un viaggio
impossibile che non partire mai"
Giorgio Faletti